La travagliata e affascinante
vita dell’artista messicana Frida Kahlo.
Una donna fuori dagli
schemi, rivoluzionaria nella vita come nell’arte.
Ha saputo lasciare
un’impronta indelebile nelle sue opere, dove ha avuto il coraggio di mostrare
la sua interiorità.
Nei suoi capolavori
ha saputo raccontare il dolore per i tanti tradimenti del marito e le
interminabili sofferenze dovute alle conseguenze di un terribile incidente, in
cui l’artista rischiò di morire.
Scrive la giovane al fidanzato
Alejandro.
“La morte danza intorno
al mio letto durante la notte..”
Miracolosamente Frida
sopravvisse…
Frida lottò sempre
perché era una persona che amava la vita!
Il suo dolore fu
convogliato nell’intensità dei suoi quadri.
Andrè Breton:
“La sua arte è come un fiocco legato a una bomba”.
La prima donna latinoamericana ad aver un dipinto acquistato dal Museo del Louvre.
“Bisogna che il quadro vi guardi quando voi lo guardate. [...] È un lavoro di penetrazione psicologica. […] Si vede lontano nell’essere e la sua presenza tocca le vostre fibre più profonde. La rimessa in discussione, insisto, è anche lo sguardo del quadro su di voi.”
Cambiò
il suo anno di nascita, sostenendo di esser nata nel 1910 perché si sentiva
figlia della rivoluzione messicana e del Messico moderno.
La
sua arte recentemente rivalutata in tutta Europa ha dato vita a numerose
mostre, fin da ragazza manifesta il suo
talento e il suo spirito indipendente e ribelle, riluttante verso ogni
convezione sociale.
Oltre
ad essere affetta da spina bifida a diciassette anni fu vittima di un
gravissimo incidente stradale che la costrinse ad affrontare numerose
operazioni chirurgiche.
Dimessa,
fu costretta ad anni di riposo e sofferenza, questo la spinse a leggere libri
sul movimento comunista e a dedicarsi alla pittura, grazie anche al sostengono
dei genitori.
Il
suo primo soggetto rappresentava proprio se stessa che in seguito diede in dono
al ragazzo di cui era innamorata, i genitori decisero così di regalargli un
letto a baldacchino che le permettesse, grazie a uno specchio sul soffitto, di
autoritrarsi.
Dopo
una lunga convalescenza, recuperò la capacità di camminare, con dolori che
purtroppo sopporterà per tutta la vita.
Portò
i suoi dipinti a Diego Riviera,
illustre pittore murale dell’epoca che rimanendo colpito dallo stile della
giovane pittrice, sotto la sua protezione, la inserì nello scenario politico e
culturale messicano.
Attivista del partito comunista, partecipò a
diverse manifestazioni innamorandosi del suo mentore.
Il 21 agosto del 1929 Frida sposa Riviera,
già al suo terzo matrimonio e noto per essere un adultero.
Dopo
anni di dolori coniugali, anche lei prese a fare lo stesso, anche con
esperienze omosessuali.
Trasferitisi
a New York, Frida rimase incinta, ma a causa del suo fisico provato, ebbe un
aborto spontaneo, questo la scosse molte, e così decise di tornare in Messico
col marito.
I
due vissero in case separate per avere i propri spazi artistici, ma dopo
l’ennesimo e inaccettabile tradimento del marito con sua sorella, divorziarono.
Dopo
un anno Riviera tornò da Frida perché ancora profondamente innamorato di lei,
con una nuova proposta di matrimonio che la donna accettò.
Da
lui aveva acquisito un stile naif che la portò a dipingere ritratti ispirati
all’arte popolare e alle tradizioni precolombiane, affermando con esse la
propria identità messicana.
Il
suo più grande rammarico fu di non aver avuto figli, in una vita travagliata
fatta di arte, passione, amore, le sue ultime parole furono "Aspetto felice la partenza - e spero
di non tornare mai più".
Nei
suoi ritratti raffigurò spesso gli aspetti drammatici della sua tortuosa vita, rendendo
evidente il folclore messicano, cogliendo l’occasione per difendere il suo
popolo.
I
suoi dipinti, espongono vita e sofferenze, quasi nel tentativo di esorcizzarle
comunicando così il suo mondo interiore, un aspetto forte che s’incontra è
quello legato a elementi fantastici accostati ad oggetti inusuali.
Frida Pensiero...
Ero solita pensare di essere la persona più strana del mondo ma poi ho
pensato, ci sono così tante persone nel mondo, ci dev’essere qualcuna proprio
come me, che si sente bizzarra e difettosa nello stesso modo in cui mi sento
io.
Vorrei immaginarla, e immaginare che lei debba essere là fuori e che
anche lei stia pensando a me.
Beh, spero che, se tu sei lì fuori e dovessi leggere ciò, tu sappia
che sì, è vero, sono qui e sono strana proprio come te.
Frida Kahlo, Io e i miei pappagalli, 1941
La colonna spezzata
Ciò che l'acqua mi ha dato
Henry Ford Hospital o Il letto volante
Le due Frida
The Little Deer
Viva la Vida - Frida Kahlo
Album Pinterest : Frida Kahlo