Tamara de Lempicka, pittrice polacca, è un’artista
moderna, cosmopolita, emancipata, libera, indipendente e trasgressiva, tutto
questo viene espresso nei suoi innovativi capolavori.
Le bellissime protagoniste
nei suoi dipinti sono ritratte in ambientazioni moderne, dove il passato
ritorna rappresentato nelle acconciature del tempo e nel modo di vestire.
Il colore vivido e
vibrante, mostra la sua modernità, richiamando e mischiando al contempo stesso,
l’arte classica e la corrente futuristica in voga in quegli anni.
Un’artista padrona
di se stessa che riesce a farsi notare in un mondo maschilista.
La donna nei suoi
lavori è sempre in primo piano, colore, bellezza, sensualità delle pose in contrasto
con il suo tratto deciso e forte che evidenzia ancora di più il suo carattere.
Tamara diventa la più grande rappresentate degli anni 20
e 30 per la pittura.
In seguito alla
prematura morte del padre, vive con la madre e i suoi fratelli, amata dalla
famiglia e vezzeggiata dalla nonna, parte con lei per l’Italia nel 1907.
In seguito si
spostano in Francia, dove Tamara imparerà i primi rudimenti della pittura.
Dopo la morte della
nonna, sua grande sostenitrice, si trasferisce dalla zia a San Pietroburgo e
qui conosce l’avvocato Lempicki, che
sposa nel 1916.
Durante la
rivoluzione russa, il marito arrestato dei bolscevichi è rilasciato grazie alle
conoscenze della giovane moglie.
Decidono così di
trasferirsi a Parigi, dove nasce nel 1920 la figlia Kizette.
Tamara inizia a
studiare pittura all’accademia con grandi maestri come: Maurice Denis e Andrè Lhote.
Grazie al suo
talento affina lo stile, influenzato dall’art déco, rimanendo sempre molto
originale.
Nel 1922 espone al Salon d’Automne la sua prima mostra
personale, diventando in breve tempo una famosa ritrattista.
Dopo aver divorziato
dal marito, viaggia in tutta Europa e agli inizi della seconda guerra mondiale
si trasferisce a Beverly Hills in California, con il secondo marito, il barone Raoul Kuffner, che sposa nel 1933, nel
’43 si spostano a New York.
Dopo la scomparsa
del marito, Łempicka va a vivere a Houston in Texas, dove sviluppa la sua tecnica a spatola
apposto del pennello.
Le sue opere troppo
vicine all’arte astratte, vengono accolte dal pubblico con freddezza, tanto che
la pittrice ne rimane profondamente turbata.
Nel 1978
si trasferisce in Messico, muore nel sonno nel 1980; come da sue volontà il suo
corpo viene cremato e le ceneri vengono sparse dall'amico, conte Giovanni Agusta, sul vulcano Popocatepetl.
Tamara De Lempicka, dichiarata bisessuale, vive la
sua vita con libertà e tutto questo traspare nelle sue opere, la donna e l’Eros
sono sempre in primo piano.
Tamara conosce grandi artisti come Picasso e
Gide ma era per lo più famosa per la sua vita mondana, per le sue storie
con donne e uomini, sempre fonte di scandalo.
Una grande artista,
divisa tra genio e sregolatezza, dove i piaceri della vita si sommano,
trasferendosi su tela e mostrandosi in tutta la loro audace bellezza.
Art Dèco
Scaturisce a Parigi
intorno al 1910 ad opera di Paul Poiret,
stilista considerato il primo creatore di moda moderna, mirando a una
innovativa riforma estetica.
Una forma d’arte che
deriva dall’ART NOUVEAU, coinvolge pittura, artigianato e arti minori, con lo
scopo di esporsi all’industrializzazione di quel tempo.