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martedì 17 marzo 2015

LA RIVOLUZIONE di VIVIENNE WESTWOOD - MODA E BELLEZZA (PARTE II)

In questo post continuiamo a parlare di Vivienne Westwood puntando l’attenzione su make-up e capelli. 

Classe, trasgressione e impatto visivo sono l’immagine prorompente che l’artista vuole dare durante le sue sfilate. 

Vivienne si nutre di musica, arte, storia del costume, impegno sociale e politico, questo è evidente quando si osservano i temi scelti per le sue iniziative. 


Dai lontani anni ‘70, dal punk alla moda di strada, il suo stile si trasforma, assorbendo soggetti cari all’artista. 

Ama promuovere campagne sociali dove la moda diventa veicolo di contestazione. 

Rivoluzionaria e attivista politica, nel 2005 da il suo pieno appoggio al movimento per la difesa dei diritti civili Liberty contro le amministrazioni Blair e Bush; 

I AM NOT A TERRORIST, PLEASE DON’T ARREST ME è lo slogan stampato a chiare lettere sulle sue T-shirt. 

Sempre nel 2005 è insignita del titolo di ufficiale dell’impero britannico e di dama di commenda e premiata per due volte come stilista britannica dell’anno. 

Nel 2012, durante la sfilate per la collezione donna, la Westwood mette in risalto il danno che l’uomo reca alla natura e nello specifico alle foreste pluviali del sud America. 


Concentrandoci sul make-up, la Westwood è fucina d’ingegno e sforna innumerevoli progetti, i suoi trucchi teatrali sono un gioco fatto di segni, di linee, colori e contrasti. 

Rivisita volti tribali, horror, d’ispirazione fumettistica, pop, dal new make-up geisha alle dame dell’800 e crea coloratissime e originali “mascherine” da donna gatto. 


Di seguito potete ammirare alcuni lavori della grande artista inglese.