In questo momento mentre scrivo pensando ad aprile e
guardando fuori dalla finestra viene proprio da dire… Aprile ogni goccia un barile e Aprile, dolce dormire!!!
Due proverbi semplicissimi che però ognuno di noi ripete
frequentemente in questo periodo dell’anno.
Una curiosità sul nome aprile deriva, secondo alcune teorie,
dal latino aperire (aprire) per indicare
il mese in cui si "schiudono" piante e fiori.
Allora proviamo ad affrontarlo insieme ad aprire le braccia
a questa primavera e per trovarci pronte ad accogliere questa stagione.
SALUTE
I fattori che caratterizzano sempre più questo mese sono i
sintomi del sonno, della stanchezza generale e per molte persone quello
allergico. Sono argomenti che abbiamo trattato nei mesi precedenti per
prevenire alcuni malesseri. Per cui riprovo a proporre consigli per rimanere in
tema con lo squilibrio che avviene in questa stagione, per supportarci e
reagire a certi fastidiosi disagi.
PAPPA REALE
La pappa reale nutre l’ape regina e le larve perché prodotta
dalle stesse api operaie con la loro saliva e con tale energia aiuta anche noi.
Il suo colore bianco-giallognolo e il suo sapore aspro-acidulo ci viene in
soccorso in qualsiasi fase della nostra vita, dai bambini agli anziani.
La sua formulazione è composta da acqua e zuccheri,
carboidrati, proteine e grassi. Inoltre è ricca di sali minerali e vitamine.
Il miele ha origini lontanissime nella storia mentre la
pappa reale in Italia iniziò il suo commercio solo negli anni 1960-1965. Molto importante è riscontrare prima dell’acquisto marchi certificati
come Bioagricert o anche dal
consorzio COPAIT che garantisce la
produzione Italiana perché è meglio evitare la pappa reale che arriva da molto
lontano. In altri paesi la legislazione sugli alimenti è meno rigida che da
noi.
Questa preziosa sostanza ci beneficia in moltissime cose, ve ne elenco alcune:-Affaticamento psico-fisico e come ricostituente per convalescenze
(anemia, inappetenza), bambini, anziani, sportivi e durante la gravidanza e
l’allattamento.
-Rallenta l’invecchiamento cutaneo, infatti è usato anche
localmente come ingrediente in preparazioni cosmetiche (antiossidante e
antinfiammatorio).
-Coadiuvante per la sindrome premestruale e benefici
sull’osteoporosi.
-Non è da considerare un alimento che fa ingrassare ma è un
energetico che va a stimolare il metabolismo cellulare non adatto comunque alle
persone che soffrono di obesità.
Può essere comprata e usata sia fresca che liofilizzata.
Se si decide di assumerla fresca è preferibile ingerirla a
stomaco vuoto, circa 15-30 minuti prima della colazione, a dosi variabili a
seconda della costituzione e delle necessità. La dose è di circa una palettina
(0.5-1 g) sciolta sotto la lingua per dare un maggior beneficio favorendo
l’assorbimento senza l’intervento dei succhi gastrici che limiterebbero
l’effetto positivo. È consigliabile l’utilizzo 2-3 volte l’anno per periodi di
20-30 giorni. Allo stato puro la si conserva in frigorifero.
La pappa reale è ben tollerata dalla maggior parte delle
persone. L’unica controindicazione è rappresentata da reazioni allergiche per
chi ha già problemi con prodotti delle api o allergie ai pollini.
MAGNESIO
Invece di
approfondire proprietà benefiche di un’altra pianta decido per aprile di far
quattro parole sul magnesio. Pensando al caldo improvviso che può arrivare in
questo periodo ai primi episodi di pressione bassa e stanchezza o crampi alle
gambe, questo minerale per me è preziosissimo.
Dona energia ed è
un aiuto sul nostro sistema nervoso avendo un effetto calmante, distensivo sia
sulle cellule nervose sia sui muscoli contratti da spasmi. Utile per il
benessere del cuore nella prevenzione dell’ictus. Può contrastare la sindrome
premestruale e i fastidi legati alla menopausa. Previene l’osteoporosi e le
carie. Normalizza la pressione sanguigna.
Lo possiamo
trovare nella nostra alimentazione, ed è la prima e più importante fonte dove
attingerlo, soprattutto nell’acqua minerale, frutta
secca, cereali integrali, legumi, verdura a foglia verde, crostacei, cioccolato
fondente, yogurt, tuberi e banane. In certe occasioni, sotto forma di
integratore disponibile in farmacia o erboristeria, ci aiuta agevolmente per
ogni nostra diversa necessità chiedendo consiglio senza fare autoprescrizioni.
DEPURARE L'ORGANISMO
TARASSACO
Andiamo a fare una passeggiata per raccogliere il tarassaco
nei nostri argini in campagna, o in collina sperando di trovare luoghi ancora
favorevoli e puliti per la raccolta delle erbe, lasciando perdere gli argini
delle strade dove vi è un accumulo di smog e sporcizia.
Questa pianta che tutti conosciamo è anche chiamata dente di
leone o cicoria selvatica, o comunemente soffione, per le sue infiorescenze a
batuffolo soffiate dal vento. Il più curioso e simpatico nome è sicuramente
piscialetto, per le sue eccezionali proprietà diuretiche.
Il tarassaco è una pianta spontanea diffusissima ovunque
allo stato selvatico. Considerata una delle medicine naturali più antiche e
utili all’uomo dalle foglie verdi dentellate e i fiori di un giallo vistoso. Sia
le radici che le foglie hanno diverse caratteristiche curative. Ha un grande
valore anche per le api e la produzione di miele infatti da esso si ottiene un
miele di livello superiore, dal colore giallo vivo e profumo ricco e
penetrante.
Ha proprietà depurative, disintossicanti sul fegato e
digestive. Diuretiche anche sulla cellulite. Proprietà antinfiammatorie in caso
di artrite e reumatismi.
Lo possiamo trovare in commercio già in estratto secco,
tintura madre o come tisana a secondo delle nostre esigenze, fare attenzione alle
controindicazioni in caso di gastrite, ulcera peptica ed evitare l’assunzione
del tarassaco con FANS, diuretici ed ipoglicemizzanti.
Posso consigliare una semplicissima insalata primaverile con
le foglie fresche, un pochino amarognola ma gustosa aggiungendo con la propria
creatività gli ingredienti che più vi piacciono, come uova sode, noci senape e
condita con olio e succo di limone. Altrimenti in frittata o minestre.
PELLE
In
questa mini rubrica voglio portare l’attenzione sul sapone di Aleppo, forse
influenzata sui fatti giornalieri che da tempo arrivano dalla terra di
provenienza di questo importantissimo sapone, composto da olio d'oliva con
l'aggiunta di una percentuale di olio d'alloro.
(“E’ un prodotto tipico della città di Aleppo in Siria, mentre nella città palestinese di Nablus attuale Cisgiordania contiene esclusivamente olio
d'oliva senza aggiunta di olio d'alloro, entrambe le lavorazioni artigianali seguono una tradizione
che risale all'antichità, perpetuata generazione dopo generazione.” da
wikipedia)
Completamente
naturale ha svariati
benefici sia per la pelle che per i capelli.
Talmente delicato che si può usare per la detersione sia nei bambini sia
in soggetti con pelle sensibile, anche se nei casi di pelle soggetta a
problematiche chiedere prima consiglio al proprio dermatologo.
Normalmente in commercio si trova
sotto forma di un massiccio cubo marrone dorato, dal profumo intenso e per
alcuni non estremamente piacevole. Per riconoscere il vero sapone dovremmo
leggere questa composizione: – Olea europea fruit oil, laurus nobilis oil,
sodium hydroxyde, aqua o – Olea europea fruit oil, laurus nobilis oil,
potassium hydroxyde, aqua. Senza alterazioni con l’aggiunta di profumi,
allergeni e conservanti.
Le scaglie di questo sapone creano un
detersivo per il bucato a mano.
Ci sono molte opinioni che possono
essere discordanti su questo prodotto. Personalmente ne ho trovato beneficio
scegliendo una bassa percentuale all’interno di olio di alloro (10-12%) avendo
una pelle molto delicata, mi aiutava ad idratarla e renderla più morbida e
pulita in profondità.
Ha una conservazione limitata di
qualche mese e non bisogna chiuderlo all’interno di contenitori di plastica ma
preferire un portasapone in legno. Anche gli uomini lo possono usare per creare
una schiuma da impiegare sia durante la rasatura della barba che durante la
depilazione. Con parsimonia e occasionalmente si può adoperare per deterge i
capelli prevenendo forfora o caduta dei capelli.
BELLEZZA
Aprile Colore: giallo; Fiore: RANUNCOLO; Pietra: Diamante
CUCINA
Rimanendo
in tema di passeggiate all’aria aperta propongo guardando il mio balcone le
proprietà di tre comunissime piante aromatiche che tutti usiamo frequentemente
nella nostra cucina.
ROSMARINO
Amatissimo fin dai tempi antichi, ha
un profumo intenso che combatte la stanchezza ed è una pianta molto resistente e non necessita di cure
particolari. Dalle foglie ma anche rametti e fiori si estrae dell’olio
essenziale utile anche nella cura cosmetica favorendo la rigenerazione
cutanea.
Il suo
nome deriva dai termini latini Ros e Marinus e significa letteralmente rugiada
del mare.
Aiuta la
circolazione sanguigna, ed è uno stimolante per la nostra mente aiutando
memoria e concentrazione. In aromaterapia la pianta viene utilizzata proprio
per calmare lo stress e migliorare l’umore. Una tisana di rosmarino aiuta la
digestione.
BASILICO
Originario
dell'Asia tropicale, arriva attraverso il Medio Oriente in Europa,
particolarmente in Italia dove è difficile trovare qualcuno a cui non piaccia. Buono
ma anche virtuoso perché capace di stimolare la digestione aiutando anche il
mal di testa e l’inappetenza. Il suo olio essenziale è rilassante. L’aromaterapia
ci dice che l’olio Essenziale di basilico, diffuso in casa, sgombera la mente.
Ricco di potassio
contiene fosforo e vitamina A. È il re degli orti e della bella stagione
infatti anche il suo nome in latino lo dice “pianta regale e maestosa”. La
preparazione più famosa in cucina a base di basilico è il pesto, mentre il suo decotto
è utile a calmare il raffreddore, l'influenza, la nausea, i crampi addominali.
SALVIA
Salvia dal
latino, derivazione di salvus “salvo”, per le proprietà benefiche della pianta.
È originaria dall’Europa e si presenta come un arbusto sempre verde.
Consigliato
per tosse, raffreddore asma e irritazioni della gola, digestiva nella classica
tisana con il limone e miele. Nel periodo della menopausa può essere utile, ma
senza fare miracoli sui classici attacchi di sudorazione e calore che alcune
donne vengono colpite, tra cui io, per quello mi consento di dire che non esiste
la bacchetta magica su questo fastidioso disagio. Ha proprietà diuretiche e
depurative sulle tossine. Un metodo per gustare le sue foglie è quello di
friggerle, io ne sono ghiotta e le preparo con pastella alla birra.
Una nota
curiosa è che tutte queste tre piante aromatiche aiutano la nostra mente e una
cosa che non ho descritto sono tutti i problemi che derivano dalla bocca per
l’igiene orale, essendo antisettiche, combattono l’alitosi e rendono i denti e
le gengive più sane.