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lunedì 29 ottobre 2012

Intervista esclusiva a Valerio Napoletano

Mie cari lettori,

Oggi ho il piacere di presentarvi questo giovane e talentuoso fotografo italiano che ho avuto il piacere di  notare durante il contest Stefania D'Alessandro.
Un  professionista dalle idee chiare che usa la macchina come strumento per mettere a nudo la sua interiorità, trasformandola in arte.
Profondamente affascinato dall'idea di bellezza, esplora e studia continuamente,  sempre alla ricerca di quanto di meglio si possa percepire dalla realtà,  comunicandolo  attraverso la fotografia.

Ringrazio Valerio per la gentilezza e la collaborazione dimostratami. 

1) Parlaci brevemente di te (anni, dove vivi e il tuo lavoro..)
I tuoi studi e la tua formazione professionale

Vivo a Monopoli da 35 anni, una bellissima cittadina sul mare della Puglia. Fin da piccolo ho nutrito una forte vocazione per la tecnologia e lo studio dei fenomeni naturali, attrazione che mi ha portato ad intraprendere il percorso accademico in Fisica.
La passione per la fotografia è nata in verità da un approccio casuale ad una macchina fotografica reflex di classe, di mio padre.
Una meraviglia tecnologica tutta da esplorare, nella sua complessità, nella sua perfezione. Ma lo stupore per la qualità dei risultati che questo oggetto fosse in grado di restituire ha lasciato ben presto spazio alla comprensione delle sue potenzialità comunicative attraverso l'interpretazione. 
Ho cominciato dunque presto a spostare la mia attenzione dalle complicate ma fredde inquadrature di astri verso soggetti vicini ed animati. 
E’ nata così la consapevolezza di poter utilizzare quel mezzo per far conoscere agli altri il mondo visto dai miei occhi.

2) Quando hai deciso di diventare fotografo e di farne la tua professione?

L'approccio al mondo dell'astrofotografia è stato sicuramente provvidenziale. Mi ha permesso di conoscere a fondo la tecnica fotografica, dalla ripresa alla stampa. 
Ricordo le notti passate al freddo e quelle a respirare i tremendi vapori della camera oscura. 
Difficile dire quando sia diventato fotografo... forse lo sono stato fin dal primo momento in cui abbia afferrato quell'oggetto. 
In fin dei conti fotografare è un atto semplice, realizzabile oggi ormai da chiunque. Ho deciso solo di recente di trasformare questo ormai inestricabile legame alla fotografia in una professione, e di lasciarle dunque spazio abbandonando gli studi accademici specializzandi in Fisica della Materia. 
La convinzione per il grande passo è maturata dopo aver preso solida consapevolezza che la mia interpretazione della natura attraverso quel mezzo avrebbe seriamente potuto
incontrare l'interesse di altri osservatori. 
Oggi ho un'agenzia di comunicazione specializzata in servizi di advertising ed organizzazione eventi, Studio Nuove Idee srl.

3) Telefonicamente, Abbiamo parlato della tua mostra in Ucraina, parlaci di questa esperienza e delle differenze tra l’Italia e l’estero.

Lviv, meglio nota a noi come Leopoli, è stata una rivelazione. Ho incontrato una città di una ricchezza e dinamismo socio-culturale sorprendenti. Inutile tentare di descrivere le sensazioni che ho provato durante la sera di inaugurazione della mostra al museo nazionale. Posso solo dire di essere profondamente onorato dall’aver incontrato una tale accoglienza e attenzione nei riguardi di chi voleva semplicemente raccontare a modo suo e con forma leggermente provocante un tema -ritenuto- così effimero quale la bellezza. E devo a tal proposito ringraziare il direttore del museo che ha voluto accogliere e mostrare il mio lavoro contemporaneamente ad una importante esposizione di opere pittoriche dell’800, nonché il mio sostenitore in Ucraina Yuriy Titovets e la straordinaria cultura e cordialità dell’ambasciatore italiano in ucraina Gianluca Sardelli. Sono rimasto particolarmente colpito dal numero di apprezzamenti personalmente ricevuti in quanto mi aspettavo una reazione francamente opposta. Devo ammettere che, nonostante le difficoltà tecniche incontrate in loco, organizzare questa esibizione oltre confine è stato relativamente semplice
ed entusiasmante, cosa che Italia, purtroppo, non avviene.

4) Pro e contro?

I vantaggi dell’esporre all’estero sono chiari e intuibili. Il grosso svantaggio invece lo vedo più nei confronti di noi italiani. Intanto si ha ancora difficoltà a riconoscere la fotografia come forma d’arte a tutti gli effetti, ma in genere, forse presi da altre preoccupazioni, si ha sempre meno attenzione per le forme di crescita culturale. Probabilmente il fatto di vivere in un paese con la storia e le tradizioni tra le più ricche del mondo ci ha abituati a vivere in un alone di ricchezza culturale nel quale per troppo tempo ci siamo crogiolati. Mi sembra che il desiderio di conoscenza, di cui l’arte sicuramente ne costituisce stimolo, abbia pian piano ceduto il passo ad una ricerca di appagamento del proprio ego immediata, meno impegnativa e durevole...

5) Oggi, molti lamentano il fatto che il lavoro di fotografo sta diventando più
una moda o un “scappatonia” per guadagnare soldi facendo un bel lavoro.
Tu cosa ne pensi?

Non sono d’accordo. Intanto i tempi in cui bastava un mezzo fotografico per fare un professionista sono passati da anni. Questo collocava il fotografo in una fascia di professionisti ricercati e di conseguenza pagati. Sono pochi oggi i fotografi, talentuosi o fortunati, che riescono a sostenere un tenore di vita elevato attraverso il proprio lavoro. Riguardo al fatto che sia un bel lavoro…certo sono d’accordo.
 La moda del fotografo come professione la collocherei invece all’inizio di questo millennio. In verità credo che oggi molti giovani che nutrono passione per la fotografia tentano in breve tempo di avviare una professione ingannati dalla rapidità con cui riescono ad ottenere buoni risultati.
E questo grazie alla rapidità dei processi regalata dal dominio digitale. Tuttavia anche la fotografia come la pittura, la musica, la scultura ha bisogno di doti e vocazione per creare opere efficaci o degne di ammirazione.

6) Qual’è la differenza tra un fotografo improvvisato e un vero professionista?

L'improvvisazione appunto! Ovvero la mancanza di esperienza, in campo amministrativo ancor prima che fotografico. Ci tengo a sottolinearlo.

7) L’impiego della computer grafica nella fotografia: vantaggi e svantaggi?

Svantaggi? Quali? Premettendo che sono un cultore della fotografia vera, quella che fonda la sua efficacia sull’illuminazione del soggetto e la composizione, la computer grafica ha dato alla fotografia una dimensione in più, la possibilità di esprimere le proprie visioni in maniera ancora più personale e sorprendente. Attenzione: i più sono portati ad associare queste tecniche semplicemente e banalmente al fotoritocco. E’ una considerazione assolutamente superficiale. Probabilmente ci vorrebbe un nuovo termine per
poter descrivere opere che integrano armoniosamente la creazione o manipolazione digitale al mezzo fotografico. E infatti si chiama “Digital Art”, una forma d’arte nata molti anni or sono come sperimentazione in campo non fotografico. Oggi dall’integrazione di fotografia e computer grafica è possibile dare origine ad immagini non ottenibili con convenzionali mezzi fotografici. Di nuovo attenzione però, perché questi fantastici mezzi che l’industria elettronica
mette a disposizione possono essere usati molto maldestramente, e purtroppo ne sono testimonianza persino copertine di note riviste.

8) Quali sono state le esperienze più significative nella tua vita lavorativa? E
quelle che ti hanno formato di più a livello artistico e professionale?

Difficile individuare delle esperienze più significative di altre, in quanto ogni singolo lavoro comporta crescita, che coinvolga o meno personalità note.
Tuttavia tra le ultime esperienze più interessanti e formative ricordo piacevolmente quella da membro di giuria nell'edizione 2012 del concorso internazionale “With Love to Women” e quella da fotografo di scena su uno degli ultimi set del regista Pino Quartullo. Due situazioni molto diverse ma molto entusiasmanti ed appaganti per gli scambi con altri importanti professionisti del settore.

9) Quali sono gli artisti che ti ispirano?

David La Chapelle, Richard Avedon, lo straordinario Jan Saudek e molti altri.

10) Sul tuo sito :”dedica la sua vita alla ricerca della bellezza in tutti i campi,
concentrandosi sulla donna e la moda:”…La bellezza cos’ è per te oggi?

Una ragione di vita, una visione, una via di fuga dalla, a volte, triste realtà, che può suggerire le strade per un mondo migliore. E' quanto di meglio si possa percepire della realtà attraverso i cinque sensi e comunicare attraverso l'arte.
La bellezza è qualcosa di non effimero e che costituisce la più importante eredità dell'uomo.

11)Un lavoro fantastico, quello realizzato per il contest Stefania D’Alessandrocome nasce questa idea? Com’è stato collaborare con Mua - Davide Maisano, Fabio Grande, Nausica Drag Queen per la realizzazione del video?

Il concept nasce attraverso un processo consueto di attenta analisi dello scopo della produzione. Con Davide c'è una forte intesa e sinergia, condizione per altro necessaria per il raggiungimento di risultati efficaci. In questo campo è importantissimo lavorare con professionisti in sintonia con le tue motivazioni.
Abbiamo dunque scelto Nausica perchè i suoi lineamenti ed atteggiamento rispecchiavano pienamente la nostra idea di un messaggio serio e composto in maniera rigorosa ed elegante, caratteristiche che spesso contraddistinguono i nostri lavori. Fabio ha infine messo su questo lavoro la classica “ciliegina sulla torta”. E' un filmmaker ormai integrato nella nostra agenzia dalle doti fuori dal comune. Il suo lavoro stupisce sempre.

12) Quali i tuoi progetti futuri e tuoi obiettivi?

Al momento sono dedito all'integrazione della collezione Mediterranea che presto esporrò in Italia. Parallelamente sono impegnato nella produzione di uno spot ed un videoclip musicale che vedranno la luce in poche settimane.
Naturalmente si potrà seguire ogni aggiornamento sul mio sito.
Mi piacerebbe presto riuscire a realizzare un lavoro fortemente creativo con Stefania D'Alessandro. Spero entro fine anno.

Se desideri inserire qualche tuo pensiero puoi farlo tranquillamente...

Voglio fare un grosso incoraggiamento a tutti coloro che si affacciano sul mondo della fotografia, invitandoli ad osservare con molta attenzione prima di scattare. Leggere molto e di tutto, soprattutto di fotografi stranieri e seguire poi corsi di formazione di autori selezionati aiuta a raggiungere risultati con maggiore consapevolezza ed effetto. Ricordiamo infine che i più grandi fotografi della storia hanno creato icone con mezzi lenti e semplici.












Aspetto, come sempre, i vostri commenti ed opinioni.
Grazie per l'attenzione e il sostegno che state dando al mio blog!

Sono a vostra completa disposizione per ogni domanda.